La malattia dentale nel cane e nel gatto
Scritto da Javier Collados
L’accertamento della malattia dentale richiede un esame orale preliminare, seguito da un esame orale definitivo in anestesia generale. Per ottenere una diagnosi accurata sono necessari strumenti dentali adatti (ad esempio specillo, sonda periodontale), oltre a eventuali test diagnostici aggiuntivi (ad esempio radiografie dentali).
Punti chiave
Laccertamento della malattia dentale richiede un esame orale preliminare, seguito da un esame orale definitivo in anestesia generale.
Per ottenere una diagnosi accurata sono necessari strumenti dentali adatti (ad esempio specillo, sonda periodontale), oltre a eventuali test diagnostici aggiuntivi (ad esempio radiografie dentali).
Le radiografie dentali, preferibili a quelle convenzionali, sono indispensabili per formulare correttamente la diagnosi.
Abrasione
Perdita di tessuto dentale attraverso un’azione meccanica anomala determinata dalla presenza di oggetti estranei nella cavità orale (ad es. palline da tennis, pietre, sbarre di gabbie).
- Prevalenza: comune nel cane, rara nel gatto.
- Diagnosi: esame visivo e specillo dentale.
- Punto chiave: utilizzare uno specillo per valutare l’eventuale esposizione pulpare. Determinare se il cambiamento di colore sulla superficie occlusale del dente interessato è dovuto alla dentina terziaria (colorazione marrone) o all’esposizione pulpare (colorazione nera).
Attrito anormale
Perdita fisiologica di tessuto dentale a causa del contatto tra le superfici occlusali dei denti durante la masticazione. Di solito è lieve ma in alcuni casi (ad es. alcune malocclusioni) può diventare patologico e grave.
- Prevalenza: relativamente comune nel cane, riscontro occasionale nel gatto.
- Diagnosi: esame visivo e specillo dentale.
- Punto chiave: come nel caso delle abrasioni, è indispensabile utilizzare uno specillo per valutare l’eventuale esposizione pulpare. Può essere necessaria la radiologia dentale per stabilire l’estensione della malattia.
Carie dentale
Demineralizzazione e distruzione del tessuto dentale calcificato causate da batteri.
- Prevalenza: insolita nel cane, estremamente rara nel gatto.
- Diagnosi: esame visivo, specillo e radiografia dentale (per determinare l’estensione della lesione).
- Punto chiave: il dente più comunemente colpito nel cane è il primo molare mascellare. Se è affetto il primo molare mascellare, allora bisognerebbe esaminare anche il primo, il secondo e il terzo molare mandibolare, dato che questi sono in occlusione e possono influenzarsi a vicenda.
Decolorazione del dente
Cambiamento di colore (che può variare notevolmente) su una parte o l’intera corona del dente. Può accompagnare altre malattie dentali (ad es. frattura dentale) ed esservi correlata.
- Prevalenza: relativamente comune nel cane, riscontro occasionale nel gatto (relativamente comune in combinazione con fratture complesse).
- Diagnosi: esame visivo.
- Punto chiave: l’eziologia è variabile (ad es. traumi, fattori fisici o chimici) e la polpa può essere necrotica, per cui è sempre indicata una radiografia dentale.
Fusione
Fusione della dentina di due singoli denti adiacenti, con conseguente riduzione nel numero complessivo di denti.
- Prevalenza: insolita nel cane, molto rara nel gatto.
- Diagnosi: esame visivo e specillo.
- Punto chiave: gravi mutamenti morfologici possono causare patologie della polpa. È indicata la radiografia dentale.
Microdontia
Cambiamento nella dimensione di un dente, dove i denti colpiti sono più piccoli del normale. Se sono coinvolti denti pluriradicolati, il numero di radici è spesso alterato.
- Prevalenza: insolita nel cane, molto rara nel gatto.
- Diagnosi: esame visivo.
- Punto chiave: è indicata la radiografia dentale per rilevare alterazioni nella forma e nel numero delle radici.
Geminazione
Due denti cercano di svilupparsi dalla stessa gemma. Generalmente un dente ha due corone separate da una fessura. Il numero di denti è inalterato.
- Prevalenza: insolita nel cane, molto rara nel gatto.
- Diagnosi: esame visivo e specillo.
- Punto chiave: gravi mutamenti morfologici possono causare patologie della polpa. È sempre indicato un monitoraggio radiografico.
Ipoplasia dello smalto
Difetto dell’amelogenesi (sviluppo dello smalto) in cui viene depositata una quantità insufficiente di smalto.
- Prevalenza: relativamente comune nel cane, molto rara nel gatto.
- Diagnosi: esame visivo e specillo.
- Punto chiave: non va confusa con l’ipomineralizzazione dello smalto (alterazione dell’amelogenesi con inadeguata mineralizzazione dello smalto). Eziologia variabile. Le cause più comuni sono le infezioni virali e i traumi localizzati.
Riassorbimento
Distruzione progressiva del tessuto dentale permanente, dovuta all’azione di cellule clastiche. L’eziologia è complessa e non è stata ancora chiaramente definita.
- Prevalenza: insolita nel cane ma comune nel gatto (lesione da riassorbimento odontoclastico felina - FORL).
- Diagnosi: esame visivo, specillo e radiografia dentale.
- Punto chiave: la radiografia è fondamentale per valutare l’estensione della lesione, classificare la lesione e formulare un piano di trattamento.
Fratture dentali
Infrazione dello smalto
Frattura o crepa nello smalto senza perdita di sostanza.
- Prevalenza: insolita nel cane, molto rara nel gatto (non può essere rilevata a occhio nudo).
- Diagnosi: esame visivo.
- Punto chiave: la patologia pulpare è improbabile ma è indicata una radiografia dentale.
Frattura dello smalto
Frattura che colpisce solo lo smalto con perdita di sostanza.
- Prevalenza: relativamente comune nel cane, relativamente insolita nel gatto.
- Diagnosi: esame visivo e specillo.
- Punto chiave: può essere necessario l’uso di uno specillo per differenziarla da altri tipi di fratture (ad es. frattura coronale non complicata). È indicata la radiografia dentale.
Frattura coronale non complicata
Frattura della corona senza esposizione pulpare.
- Prevalenza: relativamente comune sia nel cane che nel gatto.
- Diagnosi: esame visivo e specillo.
- Punto chiave: è indicata la radiografia e può essere necessario un trattamento appropriato (ad es. incappucciamento pulpare indiretto).
Frattura corono-radicolare non complicata
Frattura della corona e della radice senza esposizione pulpare.
- Prevalenza: relativamente insolita nel cane, rara nel gatto.
- Diagnosi: esame visivo, specillo e radiografia dentale (per determinare l’estensione del danno).
- Punto chiave: radiografia dentale se l’area periodontale è compromessa. Può essere indicato un trattamento adeguato (trattamento canalare e/o periodontale).
Frattura coronale complicata
Frattura della corona con esposizione pulpare.
- Prevalenza: comune sia nel cane che nel gatto.
- Diagnosi: esame visivo e specillo.
- Punto chiave: dopo la radiografia dentale è fondamentale il trattamento (trattamento canalare o estrazione).
Frattura corono-radicolare complicata
Frattura della corona e della radice con esposizione pulpare.
- Prevalenza: comune sia nel cane che nel gatto.
- Diagnosi: esame visivo, specillo e radiografia dentale (per determinare l’estensione del danno).
- Punto chiave: dopo la radiografia dentale è fondamentale il trattamento (trattamento canalare e trattamento periodontale, se possibile, oppure estrazione).
Frattura radicolare
Frattura della sola radice dentaria.
- Prevalenza: relativamente insolita nel cane, rara nel gatto.
- Diagnosi: specillo (per valutare il grado di movimento coronale) e radiografia dentale.
- Punto chiave: la diagnosi richiede necessariamente la radiografia dentale. Il trattamento consiste nell’estrazione.
Javier Collados
DVM, PhD, MRCVS
Spagna
Il Dr. Collados si è laureato in Medicina veterinaria presso la Complutense University di Madrid nel 1994, dove ha anche conseguito il PhD nel 2021. In seguito ha completato una residenza presso l’American Veterinary Dental College (AVDC). Nel 2013 è stato l’unico a ottenere il certificato AVEPA in Odontoiatria e Chirurgia orale, lavorando esclusivamente in questo campo. Dirige il servizio di Odontoiatria e Chirurgia orale presso Sinergia Veterinaria. È stato docente a contratto e Subject Coordinator in Odontoiatria animale presso la Facoltà di Medicina Veterinaria all'Alfonso X el Sabio University di Madrid.
È autore di numerose pubblicazioni e, soprattutto, Visual Atlas of Oral and Dental Pathologies in Exotic and Small Animals (Ed. Servet, 2008) tradotto in Spagnolo, Francese e Giapponese. È stato oratore in corsi e congressi nazionali e internazionali e ha partecipato a più di 100 eventi.
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