Quale approccio… un appuntamento denso di significato: l’eutanasia di qualità

Scritto da Kathleen Cooney

L’eutanasia è una delle procedure più comuni e importanti da svolgere in medicina veterinaria; in questo articolo, la Dr.ssa Cooney condivide i propri pensieri sui modi per fornire un’esperienza di fine vita compassionevole ed estremamente qualificata, sia per il paziente pet che per il proprietario.

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Collocazione del pet deceduto in un sacco per cadaveri dignitoso da usare per il trasporto

Punto chiave

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Leutanasia dolce una miscela di arte e scienza che arreca beneficio al paziente, al cliente e al team veterinario.

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Gli approcci moderni si concentrano sulla riduzione della paura e della sofferenza mentale tenendo insieme il proprietario e il paziente durante lintera visita.

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Addormentare il paziente prima delleutanasia diventato lo standard di riferimento in tutto il mondo.

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Leutanasia pu comportare alcune sfide, ma unadeguata preparazione aiuta generalmente a prevenirle.

Introduzione: un’eutanasia di qualità 

L’eutanasia si è evoluta fino a includere elementi multipli, oltre all’atto medico stesso. È un’esperienza procedurale in cui il proprietario è invitato a essere presente e dire addio nei modi che corrispondono al legame che ha con il suo pet. Il comfort del paziente negli ultimi momenti di vita è particolarmente importante, e i team veterinari stanno impegnandosi sempre di più nelle procedure per ridurre la paura, l’ansia e lo stress. L’appuntamento per un’eutanasia di qualità inizia presto con la pianificazione preliminare del cliente e la preparazione del team; una volta riuniti tutti gli interessati, vengono completati i 14 componenti essenziali di un’eutanasia corretta (Tabella 1), al fine di garantire lo svolgimento regolare della procedura. Questi componenti sono un modello che il team veterinario dovrà seguire ogni volta. L’esecuzione corretta dell’eutanasia è positiva per il benessere animale, protegge la salute mentale dei clienti e del team veterinario, e mantiene la fiducia nella professione veterinaria per quanto riguarda l’assistenza ai pazienti nel momento del bisogno. In greco antico, eutanasia significa “dolce morte” e, con una formazione adeguata, può essere completata con successo da chiunque sia autorizzato a eseguire la procedura. Riconosco la dedizione necessaria per ottenerla e il costo emotivo che può avere sul team veterinario, ma se eseguita bene e per le giuste ragioni, l’eutanasia può essere una delle interazioni più gratificanti e significative che il team ha con il paziente e cliente, nonché un fattore determinante per la soddisfazione compassionevole [1].

Tabella 1. I 14 componenti essenziali di un’eutanasia corretta. 

= fornire materiali di supporto al lutto (grief)
= delineare (outline) le preferenze del proprietario e del pet  
= offrire un po’ di privacy prima e dopo la morte
= fornire (deliver) la tecnica appropriata
= stabilire (establish) una buona comunicazione 
= utilizzare la sedazione o l’anestesia pre-eutanasia
= fornire un modulo di consenso esauriente (thorough) e completo
= personale disponibile (helpful) e compassionevole
= dare tempo adeguato (adequate)
= raccontare (narrate) la procedura
= evitare (avoid) il dolore e l’ansia
= fornire uno spazio sicuro per radunarsi
= includere le persone amate
= fornire assistenza nella gestione del corpo

© Per gentile concessione di CAETA

Pianificazione preliminare con i clienti

Aiutare i clienti a prepararsi per l’eutanasia del loro pet inizia spesso molto prima dell’appuntamento. Occorre discutere il se e il quando effettuare l’eutanasia, comprese le opzioni disponibili prima che l’eutanasia sia considerata necessaria. Fornire assistenza nel processo decisionale è una delle cose più importanti che i Medici Veterinari possano fare per i clienti [2]. Oltre a quando effettuare l’eutanasia, i clienti hanno spesso domande relative a chi può essere presente, cosa accadrà, e dove possono riunirsi per la procedura (Tabella 2). In questa fase di pianificazione preliminare, è opportuno coinvolgere tutti i membri del team che possono aiutare i clienti a ottenere le informazioni e le risposte che cercano. Questa maggiore comprensione dell’eutanasia riduce il rimorso e la paura dell’ignoto. Anche i clienti che hanno già seguito la procedura traggono beneficio dalla pianificazione preliminare per il loro prossimo pet.

Tabella 2. Domande per i clienti nella pianificazione preliminare dell’eutanasia.

  • Dove vuole radunarsi con gli altri? (ad es. casa, ospedale, parco)
  • Quando vorrebbe fissare l’appuntamento? (ad es. di giorno, di sera, nel fine settimana)
  • Chi vuole sia presente? (ad es. famiglia, amici, altri pet)
  • Cosa renderà più a suo agio il suo pet? (ad es. sedativi, oggetti personali, leccornie preferite)
  • Quali extra speciali vorrebbe? (ad es. letture, musica)
  • Come vorrebbe gestire i servizi mortuari? (ad es. contattare in autonomia il servizio crematorio, avere assistenza per la sepoltura)

I dettagli sull’eutanasia possono essere inclusi nel sito Web della struttura e nei materiali da distribuire, insieme alle opzioni che i clienti dovrebbero considerare in anticipo. Anche se è raro che l’eutanasia sia elencata tra i servizi di un sito Web veterinario, i clienti traggono beneficio dal sapere che l’ospedale o il servizio mobile la fornisce [3]. Un modulo online o una conversazione diretta con un membro del personale possono consentire di raccogliere informazioni per garantire la soddisfazione dei desideri del proprietario. Ciò include chiedere al cliente se preferisce essere presente durante la procedura di eutanasia; anche se non tutti intendono rimanere per tutta la durata, i clienti desiderano questa opzione [4]. Le discussioni sulla pianificazione preliminare dell’eutanasia e le caratteristiche dell’appuntamento possono essere annotate nella cartella clinica del paziente [5],[6].

Il pagamento può essere riscosso prima dell’inizio dell’appuntamento, fermo restando che può essere rimborsato in caso di annullamento dell’appuntamento o riutilizzato per un’altra forma di assistenza medica. Se non è stata stabilita alcuna relazione veterinario-cliente-paziente, è possibile programmare l’appuntamento come valutazione della qualità di vita, cosa che consente al Medico Veterinario di decidere meglio se l’eutanasia è giustificata. Raccogliere soldi per servizi di eutanasia può creare disagio a causa della natura emotiva dell’appuntamento, ma è una procedura medica che merita un pagamento; inoltre, idealmente, tutte le questioni finanziarie vanno gestite prima dell’inizio dell’appuntamento.

Molti pazienti restano più tranquilli utilizzando farmaci pre-visita (PVP) come sedativi e anestetici [7]. Questi forniscono un’esperienza più tranquilla se dosati in modo appropriato in base al temperamento del paziente, alla razza e alle circostanze. Preferisco utilizzare una combinazione di farmaci, generalmente somministrati per via orale con largo anticipo rispetto all’appuntamento, seguiti da ulteriori approcci calmanti, come tenere il pet vicino a oggetti e persone familiari. Una combinazione popolare di PVP è il “Protocollo Chill” [8] (Tabella 3). Tendo a raddoppiare queste dosi prima dell’eutanasia per produrre effetti ancora più profondi, ma sono comuni dosi ancora più elevate o combinazioni con altri sedativi [9].

Tabella 3. Il protocollo Chill per i pazienti canini e felini.

  • La sera prima: gabapentin 20-25 mg/kg PO
  • 1-2 ore prima: gabapentin 20-25 mg/kg e melatonina 0,5-5 mg PO
  • 30 minuti prima: acepromazina (iniettabile) 0,05 mg/kg per via transmucosale orale (OTM)

Inizio dell’appuntamento

Prima di avviare l’eventuale eutanasia, il personale può preparare la stanza con oggetti che trasmettano tenerezza e comfort (Tabella 4). Ulteriori ausili di supporto includono pannolini, asciugamani e coperte, e l’area dev’essere tranquilla e priva di distrazioni. È possibile riesaminare le cartelle cliniche del paziente e predisporre le dotazioni mediche. 

Tabella 4. Elementi della sala da comfort dell’ospedale.

  • Luci dimmerabili e candele
  • Tende oscuranti alle finestre
  • Diffusori di feromoni
  • Immagini di natura o piante 
  • Ventilatore per appartamenti, per far circolare l’aria
  • Leccornie alimentari
  • Lavagna bianca che può essere aggiornata a ogni appuntamento con il nome del pet (Figura 1)
  • Kit di arte-terapia per bambini
  • Oggetti speciali portati da casa (ad es. giocattoli, lettini, cibi preferiti)
  • Acqua e rinfreschi per i clienti
  • Segnali per indicare che è in corso un’eutanasia
Un cartello personalizzato che i clienti possono vedere mentre sono nella sala da comfort
Figura 1. Un cartello personalizzato che i clienti possono vedere mentre sono nella sala da comfort. © Per gentile concessione di CAETA

L’appuntamento inizia ufficialmente quando il proprietario e il paziente arrivano in ospedale, oppure il Medico Veterinario arriva a casa. Nel primo caso, il personale può accoglierli al veicolo o alla porta della clinica e guidarli in sicurezza fino alla sala da eutanasia (Figura 2). Molti pazienti e clienti sono in uno stato di alterazione fisica e/o emotiva, cosa che rende necessario assisterli. Una volta sistemati tutti nello spazio dedicato, il membro del personale deve prendersi qualche minuto per stabilire un rapporto, imparare i nomi di tutti, e mostrare affetto per il paziente. Ciò favorisce la fiducia durante questa particolare visita carica di emozione e accomuna tutti. Se il paziente è fisicamente in difficoltà (ad es. dispnea, dolore intenso), è necessaria una procedura tempestiva. 

Accogliere il cliente presso il suo veicolo prima di farlo entrare
Figura 2. Accogliere il cliente presso il suo veicolo prima di farlo entrare. © Per gentile concessione di CAETA

Tengo ad affermare che un membro del personale deve stare assieme al cliente e al paziente per tutta la durata dell’appuntamento. In questo modo, il personale, ad esempio i tecnici o il Medico Veterinario, può entrare e uscire dallo spazio quando serve, mentre una persona rimane sempre in contatto con le esigenze del paziente e del cliente. Questo membro del personale viene definito addetto all’eutanasia e potrebbe anche essere il Medico Veterinario stesso. L’addetto all’eutanasia esamina la procedura e i desideri del cliente per quanto riguarda i servizi mortuari per il pet deceduto ed eventuali richieste particolari, che dovranno essere tutte registrate nella cartella clinica del paziente [6]. È necessario ottenere un consenso appropriato per l’eutanasia, inclusa una chiara comprensione da parte del cliente per quanto riguarda il significato di eutanasia. Raccomando di definire chiaramente il termine eutanasia nel modulo di consenso (ad es. “mettere fine alla vita in modo umano”). Se il pagamento non è già stato riscosso, è preferibile farlo prima che inizi la procedura medica, per consentire ai proprietari di uscire prima dell’avvio dell’eutanasia (se desiderato) e per evitare di parlare di soldi dopo la morte. Prima della procedura medica, è carino fornire documentazione di sostegno al lutto, per mostrare empatia e comprensione nei confronti del significato della perdita (Figura 3).

Offrire materiale di supporto al lutto del proprietario
Figura 3. Offrire materiale di supporto al lutto del proprietario. © Per gentile concessione di CAETA

La procedura dell’eutanasia

Quando il paziente, il cliente e il team veterinario sono pronti a procedere con l’eutanasia, il primo passo è riesaminare gli eventi futuri in termini molto semplici. Ai clienti piace sapere cosa aspettarsi, e questo va comunicato in modo da trasmettere compassione, e non in termini tali da suscitare preoccupazione o paura. Mi piace descrivere la procedura per gradi, man mano che procedo, e non raccontare tutto ciò che può accadere fin dall’inizio. Il secondo passo è somministrare la sedazione pre-eutanasia al paziente nella sala, con i clienti presenti (Figura 4). Questi includono tipicamente alfa-2 agonisti, benzodiazepine, oppioidi, fenotiazine, e anestetici dissociativi. A seconda di ciò che il Medico Veterinario ritiene migliore, e in base al segnalamento del paziente, si può somministrare una combinazione di farmaci per via sottocutanea o intramuscolare [7]. Prima dell’iniezione sedativa, chiedo se il paziente sente dolore in qualche parte del corpo, così posso evitarla. In seguito, il paziente cede rapidamente al sonno con i proprietari nelle vicinanze, riducendo ulteriormente l’ansia. L’obiettivo è mantenere il paziente nella sala da eutanasia per l’intera durata dell’appuntamento; inoltre, tutto ciò che riguarda la procedura, compreso l’inserimento del catetere endovenoso, viene svolto nella sala con chiunque desideri essere presente, compreso l’addetto all’eutanasia che monitora il paziente mentre il sedativo fa effetto. 

Somministrazione del sedativo nella sala assieme al proprietario che tiene in braccio il suo pet
Figura 4. Somministrazione del sedativo nella sala assieme al proprietario che tiene in braccio il suo pet.© Per gentile concessione di CAETA

Una volta che il paziente è in un sonno profondo o completamente incosciente, è possibile mettere sotto un asciugamano o un pannolino per raccogliere i fluidi corporei. Il Medico Veterinario può quindi decidere come somministrare al meglio la soluzione per eutanasia. Il farmaco più comune utilizzato negli animali da compagnia è il pentobarbitale sodico, sebbene alcuni Paesi possano utilizzare altri agenti. Il pentobarbitale agisce sul cervello per facilitare la morte e può essere somministrato in vari modi per esercitare i suoi effetti. Scelgo la tecnica (ad es. endovenosa, intracardiaca, intraepatica, intrarenale, intraperitoneale) che ha maggiori probabilità di facilitare una morte rapida con la minima quantità di complicanze. Quando si somministrano farmaci endovenosi, è considerata migliore prassi inserire innanzitutto un catetere endovenoso a permanenza per prevenire lo stravaso accidentale della soluzione per eutanasia nei tessuti adiacenti. È importante sottolineare che le iniezioni intra-organo richiedono che il paziente sia incosciente per evitare il dolore [10] e offrono un’alternativa alle iniezioni endovenose quando le vene sono difficili da localizzare [11] (Figura 5). A prescindere da dove si somministra la soluzione nel corpo, è cortese offrire al cliente del tempo da trascorrere in privato con il proprio pet, dicendo parole appropriate come “È pronta per ricevere la prossima medicina, per aiutarla ad andarsene (morire). Desidera passare un po’ di tempo in privato prima che io proceda?” In questo modo, il cliente sa che è giunto il momento dell’eutanasia vera e propria, e che il Medico Veterinario andrà avanti non appena tutto è a posto.

Iniezione dell’eutanasia intraepatica utilizzando un corto set di estensione
Figura 5. Iniezione dell’eutanasia intraepatica utilizzando un corto set di estensione.© Per gentile concessione di CAETA

Dopo la somministrazione della soluzione per eutanasia, il Medico Veterinario deve dichiarare il decesso del paziente. Questo avviene auscultando il cuore e monitorando i segni attivi di morte (ad es. leggero stiramento del corpo, respiro agonico, minzione/defecazione). Se il cuore continua a battere più a lungo del previsto, è necessario somministrare un’altra dose di soluzione per eutanasia nella stessa sede; in alternativa, il Medico Veterinario può effettuare l’iniezione in un’altra sede caratterizzata da una perfusione di sangue migliore [11]. A meno che il cliente non sia stato informato esattamente della quantità di farmaco da somministrare o del numero di iniezioni da praticare, il Medico Veterinario può continuare a somministrare tutto ciò che serve fino all’arresto cardiaco. 

Aiutare i clienti a prepararsi per l’eutanasia del loro pet inizia spesso molto prima dell’appuntamento.

Kathleen Cooney

Sostegno post-eutanasia

Come accennato durante la procedura, offrire privacy al cliente e al paziente concede loro del tempo per salutarsi nei modi preferiti. Dopo la morte, i proprietari apprezzano avere maggiore privacy, e potrebbero gradire l’offerta di avere un campanello portatile da utilizzare per avvisare il personale quando hanno finito e sono pronti a lasciare l’ospedale [12] (Figura 6). Mi piace anche fare un regalo commemorativo da portare a casa; possono vedere mentre lo preparo ed essere parte del momento, cosa che molti clienti apprezzano [2], ed è possibile coinvolgere anche i bambini (Figura 7) [13].

Quando il cliente è pronto per uscire, l’addetto all’eutanasia può accompagnarlo all’esterno. È preferibile un’uscita privata, rispetto alla porta d’ingresso più frequentata ed esposta al pubblico. Se il paziente deceduto dev’essere portato a casa per la sepoltura o al cimitero per pet, il personale può preparare la salma per il trasporto in modo dignitoso (Figura 8). I pazienti vanno informati dei pericoli di alcune soluzioni per eutanasia (ad es. il pentobarbitale) e dell’importanza di gestire correttamente il corpo [14]. Molti pazienti deceduti restano in ospedale in attesa di essere recuperati dal locale servizio crematorio per pet per i servizi mortuari. Il personale veterinario è incoraggiato a preparare la salma del defunto nella stessa sala in cui è stata effettuata l’eutanasia; questo aiuta a prevenire la possibile trasmissione di malattie al resto dell’ospedale, e minimizza l’esposizione visiva alla morte. Il corpo deve essere conservato in un contenitore dignitoso e in uno spazio più fresco. Ai clienti non piacciono i sacchi per i rifiuti e preferiscono sacchi appositi per cadaveri, bare, e coperte/lenzuoli funebri dedicati [15]. Qualunque cosa venga scelta, dev’essere visivamente accettabile per il cliente.

Offerta di un campanello per il momento dedicato alla privacy
Figura 6. Offerta di un campanello per il momento dedicato alla privacy, prima e dopo la morte.© Per gentile concessione di CAETA
Creazione di un pegno d’amicizia mentre i proprietari guardano e partecipano
Figura 7. Creazione di un pegno d’amicizia mentre i proprietari guardano e partecipano.© Per gentile concessione di CAETA
Collocazione del pet deceduto in un sacco per cadaveri dignitoso da usare per il trasporto alla sepoltura o alla cremazione
Figura 8. Collocazione del pet deceduto in un sacco per cadaveri dignitoso da usare per il trasporto alla sepoltura o alla cremazione. © Per gentile concessione di CAETA

Gestione delle sfide

L’eutanasia è una procedura medica di cui i proprietari sono normalmente testimoni e che comporta alcune sfide per varie ragioni. I pazienti sono spesso in uno stato di alterazione fisica e/o emotiva, cosa che rende più delicate le interazioni. Ci sono momenti in cui i sedativi pre-eutanasia non sembrano fare effetto, o quando la soluzione per eutanasia stessa non riesce a produrre gli effetti rapidi desiderati. La regola generale è somministrare altre dosi del farmaco finché non si vedono risultati adeguati. Evito di attirare l’attenzione sulle eventuali difficoltà tecniche e mi limito ad adeguarmi di conseguenza, continuando in silenzio senza destare preoccupazione nel cliente. Creare un appuntamento di qualità per l’eutanasia prevede che il team veterinario trasmetta compassione, fiducia, e controllo. I clienti gradiscono vedere che il personale ha tutto sotto controllo, e che il loro pet non sente dolore ed è tranquillo [4]. Quando sorgono difficoltà, uno dei modi migliori per mantenere il controllo dell’appuntamento è restare fisicamente calmi (ad es. facendo respiri profondi, rilassando i muscoli del tronco). 

Quando il metodo scelto per l’eutanasia non riesce a fornire un’esperienza indolore per il paziente, e il cliente e/o il personale sopportano uno stress emotivo aggiuntivo, cioè l’appuntamento per l’eutanasia è una sfida tecnicamente, ciò può essere definito come diseutanasia. Questo problema va affrontato [16]; in tali situazioni il Medico Veterinario, il responsabile della struttura, o l’assistente sociale veterinario/il consulente per il lutto possono considerare la possibilità di contattare successivamente il cliente per discutere dell’accaduto, anche se quella che sembrava una reazione dolorosa del paziente era involontaria o parte della morte attiva, e l’animale non percepiva alcun dolore. Parlare durante l’appuntamento è utile per la salute mentale di tutti. Il team veterinario è incoraggiato a tenere “tavole rotonde sull’eutanasia” mensili per discutere gli elementi procedurali e apportare miglioramenti, quando appropriato [17] (Figura 9).

Supportare il team responsabile per l’eutanasia
Figura 9. Supportare il team responsabile per l’eutanasia. © Ridisegnato da Sandrine Fontègne

Conclusione

I finali contano. I Medici Veterinari dovrebbero sentirsi orgogliosi quando eseguono una procedura di eutanasia tecnicamente solida, e allo stesso tempo si prendono cura dei bisogni emotivi del proprietario e del personale. Cambiare qualcosa durante l’eutanasia va bene, ma è meglio essere coerenti, e il team può fornire maggiore coerenza creando procedure operative standard che includano tutti e 14 i componenti essenziali di un’eutanasia corretta. Infine, sebbene il focus di questo articolo sia sul contesto dell’eutanasia ospedaliera, una menzione d’onore va data ai benefici dell’eutanasia domiciliare: procedure per un’eutanasia di qualità possono essere condotte nell’ambiente domestico o in centri specializzati in eutanasia dei pet indipendenti dall’ospedale. A prescindere dal segnalamento del paziente, dal luogo in cui si esegue l’eutanasia, e dai soggetti presenti, è importante concentrarsi sempre su ciò che è meglio per il paziente e per i suoi amati proprietari. 

Kathleen Cooney

Kathleen Cooney

DVM, CHPV, Companion Animal Euthanasia Training Academy, Colorado State University, Loveland, CO, USA

Stati Uniti d'America

Laureata alla Colorado State University nel 2004, la Dr.ssa Cooney è stata titolare di un importante servizio per l’eutanasia domiciliare e di un centro di biocremazione per pet, nonché autrice di due testi sull’eutanasia degli animali. È fondatrice e attuale Director of Education della Companion Animal Euthanasia Training Academy (CAETA) dove insegna, compie ricerche e scrive su argomenti relativi all’eutanasia. Sta lavorando per conseguire una laurea specialistica all’American College of Animal Welfare.

Riferimenti
  1. Stamm BH. Measuring compassion satisfaction as well as fatigue: Developmental history of the Compassion Satisfaction and Fatigue Test. In: Figley CR (ed.), Treating Compassion Fatigue. New York: Brunner-Routledge 2002;107-119.
  2. Matte AR, Khosa DK, Coe JB, et al. Exploring pet owners experiences and self-reported satisfaction and grief following companion animal euthanasia. Vet. Rec. 2020;187(12):e122. DOI:10.1136/vr.105734
  3. Kogan L. Mention the unmentionables. Todays Vet Business. Published February 1, 2021. https://todaysveterinarybusiness.com/end-of-life-veterinary-care/ Accessed April 10, 2023
  4. Cooney K, Kogan L. How pet owners define a good death. https://www.dvm360.com/view/how-pet-owners-define-a-good-death/ Accessed March 17, 2023.
  5. Gray C, Radford A. Using electronic health records to explore negotiations around euthanasia decision making for dogs and cats in the UK. Vet. Rec. 2022;190(9):e1379. DOI:10.1002/vetr.1379
  6. Cooney KA. Importance of documenting euthanasia decision-making processes in patients medical records. Vet. Rec. 2022;190(9):364-366. DOI:10.1002/vetr.1759
  7. Robertson SA. Pharmacologic methods: An update on optimal presedation and euthanasia solution administration. Vet. Clin. North Am. Small Anim. Pract. 2020;50(3):525-543. DOI:10.1016/j.cvsm.2019.12.004
  8. Chill protocol to manage aggressive fearful dogs. https://www.cliniciansbrief.com/article/chill-protocol-manage-aggressive-fearful-dogs Accessed April 11, 2023.
  9. Love L. Oral sedatives and anxiolytics for veterinary visits. https://www.mynavas.org/post/oral-sedatives-and-anxiolytics-for-veterinary-visits Accessed April 11, 2023.
  10. Leary S, Underwood W, Anthony R, et al. AVMA Guidelines for the Euthanasia of Animals: 2020. https://www.avma.org/sites/default/files/2020-02/Guidelines-on-Euthanasia-2020.pdf Accessed 31st July 2023
  11. Cooney K. Common and alternative routes of euthanasia solution administration. Vet. Clin. North Am. Small Anim. Pract. 2020;50. DOI:10.1016/j.cvsm.2019.12.005
  12. Gardner M, McVety D. Letting go Handling euthanasia in your practice. In: Treatment and Care of the Geriatric Veterinary Patient. 1st ed. Hoboken, NJ; John Wiley Sons, Ltd; 2017;331. DOI:10.1002/9781119187240
  13. Lagoni L, Butler C, Hetts S. The human-animal bond and grief. Hum-Anim. Bond Grief. Published online 1994. https://www.cabdirect.org/cabdirect/abstract/19942213635. Accessed April 14, 2023.
  14. Kollias NS, Hess WJ, Johnson CL, et al. A literature review on current practices, knowledge, and viewpoints on pentobarbital euthanasia performed by veterinarians and animal remains disposal in the United States. J. Am. Vet. Med. Assoc. 2023;1(aop):1-6. DOI:10.2460/javma.22.08.0373
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