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Comportamento sano del cucciolo: raccomandazioni il successo

Scritto da Jessica L. Benoit

 

L’infermiere della clinica può essere una forza positiva per tutti i cuccioli, offrendo consigli sensati e di ampio respiro ai nuovi proprietari per garantire che il loro pet abbia un’educazione felice e positiva.
Cucciolo che gioca in una piscina di palline.

Punti chiave

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Gli infermieri veterinari hanno un ruolo fondamentale nella consulenza comportamentale preventiva dei cuccioli.

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Per contribuire a rafforzare il legame uomo-animale, i proprietari meritano di ricevere consigli e raccomandazioni specifici.

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È fondamentale affrontare le problematiche più comuni del cucciolo nella fase giusta, e i proprietari devono sapere dove, quando e come educare il loro nuovo pet.

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I fattori chiave da considerare per il cucciolo sono l’educazione domestica, l’abitudine al kennel, il blocco all’abitudine di mordere/afferrare con la bocca, e l’arricchimento ambientale.

Introduzione

Gli infermieri veterinari sono in una posizione unica per aiutare i proprietari del nuovo cucciolo. Siamo tra i primissimi professionisti con cui interagiscono dopo l’acquisizione del cucciolo, il che ci consente di preparare al successo sia i cuccioli che i proprietari:

  • raccomandando opzioni di gestione ed educazione per i comportamenti più comuni del cucciolo; 
  • offrendo riferimenti ad educatori razionali, umani ed etici; 
  • facilitando corsi di educazione per cuccioli; 
  • fornendo istruzioni sui benefici dell’arricchimento ambientale; 
  • insegnando le competenze di base per l’utilizzo del rinforzo positivo. 

L’obiettivo di tutta l’educazione è proteggere e sostenere il legame uomo-animale, costruire la fiducia in se stessi del cucciolo, promuovere la salute emotiva e fisica per tutta la vita del cane, e creare un legame tra i clienti e la struttura.

Il periodo sensibile dell’apprendimento per un cucciolo inizia a 3 settimane di età e termina intorno a 12-14 settimane di età (1-3). È consigliabile che il cucciolo sia esposto a stimoli specifici durante questo lasso di tempo, poiché la mancata esposizione a stimoli appropriati aumenta il rischio di effetti indesiderati che possono influenzare alla fine il comportamento dell’età adulta (4). L’obiettivo di questo periodo di apprendimento non è solo far socializzare il cucciolo con le persone e gli altri cani, ma anche offrirgli un’ampia gamma di esposizione ad altri animali, ambienti diversi, manipolazione fisica, suoni e superfici. In questo periodo, l’attenzione dovrebbe essere rivolta alla qualità delle esperienze invece che alla quantità, e i cuccioli dovrebbero trarne un impatto positivo, non un’esperienza neutrale o negativa. 

Il nostro ruolo di infermieri veterinari

Gli infermieri veterinari possono fornire educazione comportamentale ai clienti durante gli esami di routine nel cucciolo sano o in occasione di visite focalizzate principalmente sulla salute comportamentale (5). Tali raccomandazioni dovrebbero includere la gestione e la prevenzione dei comportamenti indesiderati più comuni del cucciolo, e l’iscrizione a corsi di educazione adatti a cuccioli. In questo modo i clienti possono contribuire a modellare l’atteggiamento del cucciolo trasformandolo in un comportamento adulto desiderabile (5-7).

Gli infermieri veterinari devono raccomandare corsi di educazione con i seguenti criteri:
  1. Corsi con pochi cani e che utilizzano il metodo del rinforzo positivo. Questi includono non più di sei cuccioli con un educatore qualificato (o un infermiere veterinario) e un assistente (8). 
  2. Corsi con educatori qualificati certificati da un’organizzazione standardizzata che adotti il metodo del rinforzo positivo (5).
  3. I corsi di educazione per cuccioli possono accogliere iscritti di età a partire dalle 8 settimane, ma i cuccioli non devono avere più di 16 settimane di età al momento del diploma (8).
  4. I corsi devono essere controllati e strutturati, e sia i cuccioli che le persone devono restare calmi per tutta la durata della lezione. Il tempo di gioco del cucciolo dev’essere breve e proficuo (Figura 1).
  5. Aree di apprendimento separate per i comportamenti fondamentali e l’esplorazione sono utili, poiché è difficile per i cuccioli concentrarsi a causa della distrazione data dalla presenza delle persone e degli altri cuccioli (Figura 2).
Due cuccioli sdraiati sul pavimento di una stanza che si guardano l’un l’altro.
Figura 1. Cuccioli che fanno una pausa durante il gioco. Un cucciolo potrebbe scegliere di ripararsi sotto una sedia o dietro una barriera per fare una pausa; occorre assicurarsi che queste opzioni siano disponibili durante il gioco. © Jessica L. Benoit
Layout di due diverse opzioni per i corsi di addestramento dei cuccioli.
Figura 2. (a) Stazioni di apprendimento allestite in diverse stanze di una struttura veterinaria. Questo riduce al minimo o annulla la perdita di concentrazione verso gli obiettivi di apprendimento ed esplorazione. (b) Corsi di educazione per cuccioli allestiti in una stanza. Questi possono essere più semplici per l’educatore, perché può rivolgersi facilmente a tutti i partecipanti allo stesso tempo, ma può distrarre molto sia i cuccioli che i proprietari. Si raccomanda di utilizzare barriere visive per mitigare le distrazioni. © Jessica L. Benoit

I corsi devono includere informazioni sullo sviluppo del cucciolo, sui miti comuni dell’educazione dei cani, sul linguaggio corporeo canino, suggerimenti per i problemi comportamentali comuni, indicazioni sui benefici del rinforzo positivo (Figura 3) e sugli effetti indesiderati del rinforzo negativo punitivo. Gli infermieri veterinari possono supportare i clienti aiutandoli ad affrontare e comprendere i comportamenti più comuni del cucciolo. Durante le visite del cucciolo, occorre discutere di questioni come educazione domestica, abitudine al kennel, gestione del comportamento di mordere/afferrare con la bocca, e arricchimento ambientale, tutti argomenti trattati più avanti. Dedicare tempo ad affrontare questi argomenti aiuta a ridurre lo stress nei proprietari del nuovo cucciolo e fornisce loro informazioni aggiornate. 

Cucciolo su un tavolo da visita che annusa uno stetoscopio.
Figura 3. Insegnare a un cucciolo a fare un’associazione positiva con lo stetoscopio abbinando l’oggetto a snack alimentari. © Jessica L. Benoit

Educazione domestica

Per educare efficacemente il cucciolo a fare i bisogni nel modo appropriato, i clienti devono comprendere i suoi orari e comportamenti comuni. I cuccioli devono avere una possibilità per fare i bisogni circa 20 minuti dopo aver mangiato (9), così come dopo il risveglio, durante il gioco e dopo l’esercizio fisico. Un suggerimento che può essere dato ai clienti è impostare un “timer per fare i bisogni“ ogni 1-2 ore e poi aumentare l’intervallo man mano che i comportamenti di eliminazione diventano più costanti e il cucciolo cresce. Occorre insegnare il linguaggio corporeo che indica la necessità di fare i bisogni, ad esempio annusare e cercare un posto dove evacuare, grattare per terra, girare in tondo, toccare il pavimento con le zampe e fermarsi vicino a un’uscita. 

I cuccioli dovrebbero essere portati al guinzaglio sempre nella stessa area, poiché questo può stimolare ulteriormente la minzione e la defecazione (10). Se un cucciolo non è ancora abituato al guinzaglio, i proprietari possono usare un premio alimentare per abituarlo. Se i cuccioli vengono lasciati senza guinzaglio, tendono a distrarsi e potrebbero non svuotare completamente la vescica mentre cercano qualcos’altro con cui giocare; inoltre, il proprietario potrebbe anche notarli fare i bisogni da qualche parte in casa appena glielo si toglie. Non appena il cucciolo fa i bisogni al posto giusto, si dovrebbe rinforzare il comportamento tramite una ricompensa alimentare o tempo di gioco (9). Se i clienti notano che il cucciolo non evacua durante alcune delle pause identificate per fare i bisogni, si può decidere di reimpostare il timer e riprovare dopo 10 minuti, poiché non è insolito che i cuccioli siano distratti dalle attività all’aperto e abbiano bisogno di una seconda occasione per riprovarci.

Se si sceglie di abituarli ad es. all’uso della traversina, valgono le stesse raccomandazioni, anche se non sarà necessario il guinzaglio. Utilizzare il rinforzo positivo per abituare il cucciolo a usare la traversina (Figura 4). e sostituirla non appena il cucciolo ha fatto i bisogni, assicurandosi che sia sempre facilmente accessibile (11).

Donna che offre una leccornia a un cucciolo.
Figura 4. Quando si educa un cucciolo a usare la traversina per fare i bisogni, è opportuno ricorrere al rinforzo positivo. © Shutterstock

Educazione al kennel

Per i cuccioli, stare in un’area confinata non è un comportamento naturale. Uno studio sull’abitudine a rintanarsi dei cani a vita libera ha dimostrato che l’uso delle tane era tipico delle femmine gravide, che le utilizzavano per mettersi al sicuro dai predatori e altre minacce dopo la nascita dei cuccioli. L’uso della tana non significa automaticamente che tutti i cuccioli e i cani adulti preferiscano spazi che vi assomigliano. Inoltre, lo studio ha scoperto che, nonostante non avessero proprietari, i cani a vita libera preferivano la vicinanza dell’uomo quando cercavano una tana; ciò potrebbe essere dovuto alla facilità di reperimento del cibo in prossimità dell’uomo. Da notare inoltre che la scelta della tana dei cani a vita libera variava da un soggetto all’altro, andando da campi aperti, a siti protetti, piccole aree chiuse e persino tane ben illuminate (12). È importante che i proprietari comprendano queste informazioni, in modo da poter scegliere la soluzione migliore per il loro cucciolo. 

L’uso di un kennel può essere un’esperienza positiva se i cuccioli vengono abituati in modo lento, deciso e positivo. I casi in cui abituarli a un kennel può essere utile includono: sicurezza in auto; sicurezza e comodità in una struttura veterinaria; emergenze; fornire un luogo appartato per il cucciolo se si sente sopraffatto, ansioso o stanco; e come requisito per gli eventi sportivi cinofili. 

Le dimensioni e la configurazione del kennel sono importanti. È un argomento importante da discutere con i proprietari, perché un concetto semplice come le dimensioni può decretare il successo o il fallimento del periodo educativo. I kennel devono essere abbastanza grandi da consentire al cucciolo di muoversi comodamente, stare in piedi, girarsi e sdraiarsi. Si raccomanda di lasciare spazio per l’acqua e un gioco alimentare interattivo adatto. I kennel metallici sono un’ottima soluzione perché sono spesso dotati di divisori per aumentarne o ridurne le dimensioni. È possibile che i cuccioli preferiscano essere coperti da una coperta o simile. 

In alternativa, un recinto o una stanza chiusa da un cancelletto offre ai cuccioli più spazio e può essere una valida area di confinamento iniziale (Figura 5). È anche possibile mettere il kennel nel recinto, in modo che i cuccioli possano entrarvi quando vogliono. Questo evita che i cuccioli vengano forzati ad entrarvi prima di esservi adeguatamente abituati, una situazione che può aumentare la paura e lo stress. All’interno dello spazio confinato è anche possibile collocare un’area per fare i bisogni, ciotole e alcuni giocattoli.

Disegno di uno spazio di confinamento per cani
Figura 5. Esempio di allestimento di uno spazio di confinamento, che include il kennel, un’area per fare i bisogni, cibo e acqua e un giocattolo dispenser di cibo. © Jessica L. Benoit

Inizialmente, pochi cuccioli si sentono a proprio agio nel kennel, soprattutto di notte. I cani amano dormire in gruppo e può essere molto stressante per un cucciolo il passaggio dalla sua famiglia e dai suoi compagni di cucciolata a una nuova casa in cui deve dormire lontano dalle persone. Questa separazione può stressare troppo i cuccioli e creare un’associazione negativa. Si raccomanda di collocare il kennel nella stessa stanza dei proprietari, oppure mettere un cancelletto al bagno o un’altra area della stanza. Qualunque sia la sistemazione per dormire, i proprietari devono essere pronti ad alzarsi durante la notte per portare il cucciolo fuori.

Educare il cucciolo al kennel richiede tempo. Utilizzare giocattoli, dispenser di cibo e altre opportunità di arricchimento più volte al giorno nello spazio di confinamento è un ottimo modo per aiutare un cucciolo a creare un’associazione positiva e rafforzare l’indipendenza e la quantità di tempo in cui vi soggiorna. Un’altra opzione per un’educazione efficace è l’esercizio della “fata della gabbia”: durante il giorno, quando il cucciolo non sta vedendo, i proprietari mettono nella gabbia snack molto appetibili in modo che, quando decide di entrare nella gabbia, venga sorpreso positivamente.

I kennel non vanno mai utilizzati come punizione: dev’essere un posto sicuro, quindi usarlo come punizione insegna al cucciolo ad associarlo a qualcosa di negativo. Ciò aumenta lo stress e rende il cucciolo difficile da abituare (11).

Il periodo sensibile dell’apprendimento per un cucciolo inizia a 3 settimane di età e termina intorno a 12-14 settimane di età. È consigliabile che il cucciolo sia esposto a stimoli specifici durante questo lasso di tempo, poiché la mancata esposizione a stimoli appropriati aumenta il rischio di effetti indesiderati che possono influenzare alla fine il comportamento dell’età adulta.

Jessica L. Benoit

Dentizione

È fisiologico che i cuccioli mettano i denti e mastichino, afferrino con la bocca e mordano spesso durante questa fase. È quindi importante fornire giocattoli da masticare sicuri e adatti. Le idee più comuni per la dentizione sono giocattoli di gomma resistente, che possano anche essere riempiti con crocchette o snack, oppure un masticabile congelato; si possono usare carote o anche giocattoli in stoffa da strattonare, impregnati d’acqua e poi congelati. Si raccomanda inoltre di alternare ogni 3-4 giorni i giocattoli da masticare del cucciolo, in modo da impedire che si stufi. Offrire sufficienti opportunità di arricchimento durante questo periodo evolutivo può inoltre aiutare a ridurre l’abitudine a mordere e afferrare con la bocca le persone e i loro averi.

Cucciolo che morde

Per quanto riguarda l’abitudine a mordere, è importante reindirizzare il comportamento; ciò significa fornire al cucciolo qualcosa che possa masticare o con cui possa giocare al posto dell’oggetto vietato. Allestire idonee postazioni di reindirizzamento con giocattoli e snack in varie aree della casa in cui è maggiore l’eccitazione è un’ottima tecnica per prevenire i morsi. Ad esempio, tenere un cesto di giocattoli all’ingresso dove entrano gli ospiti, è un buon modo per prevedere e prevenire i morsi nel punto in cui è più probabile che si verifichino. Il reindirizzamento previene inoltre la frustrazione del cucciolo, che potrebbe portarlo a mordere di più. Incoraggiare i proprietari a rinforzare qualsiasi comportamento diverso dal mordere può essere utile a guidare il cucciolo a fare scelte migliori in futuro. I cuccioli che hanno imparato comportamenti alternativi possono anche essere convinti a eseguire ordini come “a cuccia” o “tocca” seguiti da un rinforzo positivo. 

Quando un cucciolo morde, bisogna chiedersi perché si sta comportando in quel modo. Alcune circostanze comuni che possono aumentare i morsi sono: fatti precedenti quali bambini o adulti che giocano, combattimenti, ambienti troppo stimolanti, frustrazione e mancanza di sonno. Se, nonostante le raccomandazioni sopra citate, il cucciolo dovesse mordere spesso, chi subisce il morso deve ignorare il comportamento. Interrompere l’interazione, fare una pausa, non fornire alcun feedback visivo o verbale per qualche secondo, quindi indirizzare il cucciolo verso uno sfogo idoneo per mordere. Se i membri della famiglia stanno diventando frustrati o hanno bisogno di una pausa, occorre fornire al cucciolo un masticativo adatto o un dispenser di cibo da collocare in uno spazio adatto (11).

Quando i cuccioli mettano i denti è normale che mastichino, afferrino con la bocca e mordano spesso. È quindi importante fornire giocattoli da masticare sicuri e adatti.

Jessica L. Benoit

Arricchimento

L’arricchimento comprende la creazione di esperienze e ambienti che consentano agli animali di manifestare comportamenti specifici della specie e migliorare il loro benessere fisico ed emotivo generale. Le cinque categorie di arricchimento sono occupazionale, fisico, sociale, nutrizionale e sensoriale (13,14). 

  • Arricchimento occupazionale significa assegnare ai cani “lavori” o compiti che soddisfino il comportamento istintivo, come l’agility o lezioni di educazione di gruppo.
  • Arricchimento fisico significa modificare l’ambiente del cucciolo per offrirgli nuove opportunità di esplorazione. Ciò implica anche una maggiore complessità all’interno del loro ambiente domestico; le opzioni includono l’aggiunta di una nuova cuccia o di nuovi giocattoli, oppure una passeggiata verso un luogo nuovo. Valutare l’introduzione di giocattoli di consistenze diverse o addirittura di box per scavare (14). 
  • Arricchimento sociale significa creare interazioni con cani, esseri umani e altre specie. Scegliere cani compatibili con cui giocare; far incontrare nuove persone può essere una forma di arricchimento per alcuni cani, ma non per tutti. È importante considerare le esigenze individuali del cucciolo per quanto riguarda le interazioni sociali con i loro simili. 
  • L’arricchimento nutrizionale è la forma di arricchimento più comune. Ciò implica l’uso del cibo come motivazione alla ricerca, alla risoluzione di giochi di attivazione mentale e all’ottenimento di ricompense. I dispenser di cibo interattivi forniscono ai proprietari un modo semplice per integrare questo tipo di arricchimento nella vita quotidiana del loro cucciolo (15).
  • L’arricchimento sensoriale prevede attività che incorporano uno o più dei cinque sensi: olfatto, vista, gusto, tatto e udito (16) (Figura 6). Il lavoro olfattivo, le passeggiate con guinzaglio lungo per fiutare (17), e l’accesso a programmi TV a misura di cane sono alcuni modi per soddisfare il bisogno di stimolazione sensoriale di un cucciolo.
Cucciolo che gioca in una piscina di palline.
a
Cucciolo con la testa dentro una scatola di cartone.
b / Figura 6. Arricchimento sensoriale: qui i cuccioli esplorano superfici e ostacoli differenti nel corso di educazione per cuccioli con (a) una piscina di palline e (b) bx, pluriball e cassette in cartone. © Jessica L. Benoit

Il Riquadro 1 offre alcune raccomandazioni sulla sicurezza fisica ed emotiva per l’arricchimento che devono essere comunicate ai clienti, al fine di garantire la sicurezza del cucciolo.

 

Riquadro 1. Suggerimenti per il successo delle attività di arricchimento.

  • Tutte le attività di arricchimento richiedono una supervisione.
  • I cuccioli tendono a ingerire elementi che possono essere fatti a brandelli o prodotti non commestibili (ad es. cartone o legno) attenzione all’uso di questi materiali per l’arricchimento.
  • Quando si introducono nuove opportunità di arricchimento, osservare il cucciolo per individuare eventuali segnali di paura o ansia. 
  • Tenere conto della frustrazione quando si introducono dispenser di cibo, sia commerciali che fatti in casa. All’inizio, accertarsi che il cibo sia facilmente accessibile e aumentare la sfida solo quando il cucciolo ha successo in quella precedente.
  • Far ruotare i giocattoli e fornire nuove attività per esperienze originali e per supportare il benessere positivo (18).

 

Conclusione

Affinché l’apprendimento nel periodo sensibile dello sviluppo sia efficace è fondamentale promuovere e spiegare la prevenzione dello stress e le esperienze positive per i cuccioli. Gli infermieri veterinari hanno l’opportunità unica di guidare i clienti durante lo sviluppo del cucciolo utilizzando raccomandazioni positive e basate sulla scienza. Il nostro ruolo ci consente di rendere ogni interazione con i nostri pazienti cuccioli il più possibile esente da stress, e di educare i proprietari all’importanza di un’esposizione in sicurezza e sui comportamenti e le soluzioni comuni del cucciolo. Insegnare ai proprietari come sopportare e mitigare con successo alcuni degli aspetti più difficili della vita da cucciolo e fornire un arricchimento appropriato non si limita a rafforzare il legame uomo-animale, ma crea anche fiducia e una comunicazione aperta con il team veterinario nel futuro.

 

Riferimenti

1. Scott JP, Fuller JL. The development of behavior. In: Genetics and the Social Behavior of the Dog (1st ed.). Chicago: The University of Chicago Press, 1965;101-108.

2. Luesher AU. Canine behavior and development. In: Shaw JK, Martin D, eds. Canine and Feline Behavior for Veterinary Technicians and Nurses. Chichester: Wiley-Blackwell, 2014;30-50.

3. Radosta L. Canine behavior and development. In: Shaw JK, Martin D, eds. Canine and Feline Behavior for Veterinary Technicians and Nurses. Chichester: Wiley-Blackwell, 2014;34-58.

4. Overall K. Normal Canine behavior and ontogeny. In: Manual of Clinical Behavioral Medicine for Dogs and Cats – E-Book (1st ed.). Elsevier, 2013;126-128.

5. Martin K, Martin D. The role of the veterinary technician in animal behavior. In: Shaw JK, Martin D, eds. Canine and Feline Behavior for Veterinary Technicians and Nurses. Chichester: John Wiley & Sons, 2023;8-31.

6. González-Martínez N, Martínez MF, Rosado B, et al. Association between puppy classes and adulthood behavior of the dog. J. Vet. Behav. 2019;32:36-41. https://doi.org/10.1016/j.jveb.2019.04.011

7. Howell TJ, King T, Bennett PC. Puppy parties and beyond: The role of early age socialization practices on adult dog behavior. Vet. Med. (Auckl.) 2015;6:143-153. https://doi.org/10.2147/VMRR.S62081

8. Martin K, Martin D. Socialization. In: Puppy Start Right: Foundation Training for the Companion Dog. Waltham MA: Karen Pryor Clickertraining, 2011;53-56.

9. Overall K. Abnormal canine behavior. In: Manual of Clinical Behavioral Medicine for Dogs and Cats – E-Book (1st ed.). Elsevier, 2013;298.

10. Scott JP, Fuller JL. The development of behavior. In: Genetics and the Social Behavior of the Dog (1st ed.). Chicago: The University of Chicago Press, 1965;101-102.

11. Benoit J. Preventative behavioral health for puppies. In: Calder CD, Koven P, eds. Low Stress Handling, Restraint, and Behavior Modification for Dogs and Cats. (2nd ed.). Davis: CattleDog Publishing, 2024;91-130.

12. Sreejani SM, Manabi P, Shubhra S et al. Denning habits of free-ranging dogs reveal preference for human proximity. Sci. Rep. 2016;6(1);32014. https://doi.org/10.1038/srep32014

13. Young RJ. Environmental enrichment: an historical perspective. In: Environmental Enrichment for Captive Animals. Oxford: Blackwell Publishing, 2003;100-108.

14. Tu AY, Radosta L. Prevention: the best medicine. In: Landsberg G, Radosta L, Ackerman L, eds. Behavior Problems of the Dog and Cat. (4th ed.). St. Louis: Elsevier, 2024;67-68.

15. Bender A, Strong E. Foraging. In: Canine Enrichment for the Real World. Wenatchee: Dogwise Publishing, 2019;80-97.

16. Bender A, Strong E. Instinctual Behaviors. In: Canine Enrichment for the Real World. Wenatchee: Dogwise Publishing, 2019;68-79.

17. Stremming S (Host). Decompression walks [Audio Podcast Episode]. In COG DOG Radio. The Cognitive Canine. 2018 Jan 9. Available at: https://sarahstremming.com/podcasts/a-decompression-walk-chat/

18. Bender A, Strong E. Safety and Security. In: Canine Enrichment for the Real World. Wenatchee: Dogwise Publishing, 2019;62.

 

Jessica L. Benoit

Jessica L. Benoit

RVT, VTS (Behavior), CPDT-KA, KPA CTP, Companion Veterinary Clinic, Edmonton, Canada

Canada

Nel 2010 Jessica Benoit ha conseguito la laurea attraverso il programma NAIT Animal Health Technology. È infermiera veterinaria specializzata in comportamento, CPDT-KA (Certified Professional Dog Trainer-Knowledge Assessed), KPA CTP (Karen Pryor Academy Certified Training Partner) come pure medico veterinario/addestratrice con certificazione Fear Free. Attualmente è contitolare della Companion Veterinary Clinic con certificazione Fear Free ubicata a Edmonton, Canada. Nel 2013 è stata la prima a sviluppare un programma di addestramento e comportamento presso la sua struttura, e oggi offre programmi di studio per corsi di educazione cinofila, corsi per gattini, educazione tramite trucchi, e sessioni private di educazione e modifica comportamentale. Avendo un interesse particolare per l’assistenza veterinaria cooperativa, le piace aiutare i pazienti canini e felini a sentirsi più a loro agio e responsabilizzati durante le visite e le procedure veterinarie. Inoltre, tiene conferenze, conduce workshop e contribuisce alla letteratura veterinaria.

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